I fiori di montagna sono tantissimi e bellissimi. Hanno forme particolari e colori straordinari, ognuno con le proprie tonalità. Fantastico è perdersi tra gli infiniti colori dei pascoli alpini o meravigliarsi alla vista di un fiore di alta quota, nato su un ghiaione o su una pietraia. Sorprendente come certe specie riescano a fiorire e adattarsi alle difficili condizioni dell’alta montagna: ogni specie, nel tempo, è riuscita ad adottare strategie per la propria sopravvivenza e ammirarle, senza coglierle, è una fortuna e un dono da vivere in piena consapevolezza che ci fa riflettere e capire quanto abbiamo ancora da imparare dalla natura.
Tra le fioriture in alta quota più affascinanti sicuramente è da segnalare quella precoce del bucaneve che in Valmalenco è chiamata così ed è quella della foto (Crocus vernus (L) Hill). Troviamo inoltre la soldanella (Soldanella alpina L.). Tra i fiori più fotografati abbiamo il giglio martagone (Lilium martagon L.), il giglio rosso di San Giovanni (Lilium bulbiferum L.), la genziana (Gentiana lutea L.) e il rododentro (Rhododendron ferrugineum L.) che colpisce per il colore rosso, rosso/porpora della corolla. Anche le fioriture a cuscinetto tipiche della saxifraga (Saxifraga oppositifolia L) o della silene (Silene acaulis (L) Jacq.) suscitano spesso simpatia e ammirazione. Le specie citate sono solo alcune delle tantissime che si possono trovare in quota, ognuno con le proprie particolarità e con i propri adattamenti, utili a sopravvivere in un ambiente tanto affascinante quanto ostile che è quello dell’alta quota.
Foto di copertina di @Ersilio Bricalli