Il suo legame con E. Dioli
L’Orto botanico è dedicato ad un artista: Erminio Dioli.
Erminio Dioli aveva un sogno: creare il Museo Botanico della Valmalenco. Era un desiderio che, rientrato in Valmalenco nel pieno della sua maturità artistica, coltivava insieme a quello di dar vita al Museo d’Arte Malenco.
Dalla natura, dalla sua armonia, dalle sue forme, dai suoi colori, dagli animali e, soprattutto dai fiori e dalle piante, questo Maestro del Novecento lombardo traeva spunto per le sue opere e per i suoi progetti architettonici. L’osservazione della natura, nella sua spontaneità e bellezza, era la base e il fine ultimo del pensiero artistico di Erminio Dioli ed anche della sua stessa vita.
Ecco perché questo Orto botanico porta il suo nome.
Erminio Dioli (1885-1964) fu un poliedrico artista, nativo di Caspoggio. Di umili origini, lasciò il suo paese natale a soli dodici anni ed andò a studiare nelle Scuole d’arte di Torino.
Vi si diplomò e nel 1914 ottenne, presso il Politecnico della città sabauda, l’abilitazione all’insegnamento. Negli anni ’30 del secolo scorso, fu docente di Disegno Ornamentale e Industriale presso l’Accademia di Brera. Apprezzato sia in Italia che all’estero, la sua arte traeva spunto dall’osservazione della natura e spaziò dal disegno, all’acquerello, dalla scultura all’affresco ed al graffito. Decorò chiese e abitazioni private. Progettò arredi e case e inventò un suo personale stile architettonico, chiamato “Stile Malenchino”, tutt’ora visibile nelle storiche dimore della Valmalenco, che portano la sua firma.
A lui, il Comune di Caspoggio, grazie al progetto Interreg B-ICE, ha dedicato, proprio nel cuore storico del paese, il Dioli Museum.